
Avendo superato il processo di selezione, Quinn ha preso parte alla conferenza internazionale “Action for Innovation” organizzata da ISPIM a Barcellona dal 17 al 20 giugno 2012 nella sezione dedicata alle PMI dove ha presentato “The Innovation Way® laboratories for small and medium enterprises” (“I laboratori Innovation Way® per le piccole e medie imprese”).
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L’ESPERIENZA DI QUINN CON LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE: CARATTERISTICHE E APPROCCIO ALL’INNOVAZIONE
A imprenditori e responsabili di prodotti e mercati servono quindi metodi e strumenti che trovino rapide applicazioni ai loro contesti di business e consentano di prendere decisioni su questioni urgenti e strategiche come identificare o cambiare il contesto competitivo, riformulare l’offerta di prodotti/servizi, ridisegnare il prodotto e rafforzare la comunicazione commerciale enfatizzandone il valore per il target di clientela. Abbiamo quindi selezionato dalle numerose ed eterogenee metodologie per l’innovazione strategica, di mercato e di prodotto, un set di metodi che assicurino la possibilità di trovare risposta alle questioni di cui sopra in tempi e con costi limitati e comunque accettabili per le risorse delle PMI.
INNOVATION WAY®: LA “CASSETTA DEGLI ATTREZZI” IDEATA DA QUINN PER GESTIRE L’INNOVAZIONE NELLE PMI
- Laboratorio 1: Analisi e ridefinizione della strategia di business
- Laboratorio 2: Riformulazione dell’offerta
- Laboratorio 3: Riprogettazione dei prodotti/servizi
- Laboratorio 4: Analisi della customer experience.
Il massimo dei benefici è ottenibile dalla partecipazione all’intero percorso dei laboratori durante il quale i risultati conseguiti in ciascuno di essi conferiscono coerenza e consistenza a quelli del laboratorio successivo. Nello stesso tempo ogni laboratorio è autoconsistente e in grado di produrre risultati e decisioni operative anche se realizzato singolarmente.
PRESENTARE INNOVATION WAY® ALLA CONFERENZA ISPIM A BARCELLONA: OBIETTIVI
Obiettivo principale della partecipazione all’evento ISPIM di Barcellona era cogliere la possibilità di condividere con altre organizzazioni e accademie, da anni impegnate sul fronte dell’Innovazione, la metodologia Innovation Way® con lo scopo di raccogliere feedback e spunti di riflessione nonché opportunità di ulteriori miglioramenti ed evoluzioni del metodo. In sostanza verificare su un banco di prova internazionale il modello messo a punto in Innovation Way® attraverso il confronto con altre metodologie e strumenti, con approccio di apertura alla contaminazione, al trasferimento di conoscenze da altri settori, di curiosità pura e di interesse per i percorsi altrui, in accordo con quello che è lo spirito dell’innovazione.
INNOVATION WAY® IN LINEA CON I TEMI E GLI APPROCCI PRESENTATI DURANTE LA CONFERENZA
- Avere un approccio strategico all’innovazione
- Conoscere il mercato ed i competitor
- Conoscere i clienti (chi compra e chi utilizza)
- Conoscere il valore atteso e percepito dal cliente nell’utilizzo del prodotto/servizio fornito
- Orientare i processi interni dell’organizzazione verso il cliente inserendolo direttamente nei processi superando l’approccio classico che lo posiziona a monte e a valle dei processi stessi.
- Conoscere la motivazione all’acquisto/utilizzo da parte del cliente/user: “chi compra un trapano non vuole un trapano ma vuole fare un buco”
- Far evolvere il modello di business coerentemente con la nuova value proposition
- Aprire i canali della collaborazione e della cooperazione sia con gli operatori del proprio settore ma anche con i clienti/user e con i competitor.
Una sfida questa che Quinn ha da tempo accettato impegnandosi nella messa a punto di Innovation Way® per dare modo concretamente alle PMI di “vincere senza competere” attraverso l’identificazione di spazi di mercato inesplorati per i quali generare valori distintivi.
GLI ALTRI CONTRIBUTI DELLA CONFERENZA AL TEMA DELLA GESTIONE DELL’INNOVAZIONE NELLE PMI
University of Stavanger, Norway: “Imprenditorialità e collaborazione per l’Innovazione”
Mettendo in relazione le caratteristiche delle piccole e medie imprese, in particolare di quelle che operano in mercati maturi, con l’indisponibilità di centri di ricerca e sviluppo, la difficoltà a sostenere gli sforzi necessari a mettere in campo innovazioni dirompenti (breakthroughs), teorizza l’utilizzo all’open innovation quale approccio in grado di compensare i limiti interni delle piccole e medie imprese per sviluppare collegamenti, alleanze e cooperazioni con l’esterno.
School of International Business & Entrepreneurship, Germany: “La condivisione delle conoscenze basate sull’esperienza nell’industria High Tech”
Attraverso l’esplorazione delle relazioni tra determinate conoscenze basate sull’esperienza nel settore high tech è stata analizza l’influenza dell’esperienza nella generazione d innovazione.
Latvian Technology Center, Latvia: “Fornire alle piccole e medie imprese gli skill e le conoscenze per gestire l’innovazione”
Attraverso la realizzazione di un progetto pilota è stata studiata l’efficacia di modalità di formazione e-learning per imprenditori su temi, strumenti e metodologie relative alla gestione dell’innovazione.
Nelle tre giornate di conferenza numerosi sono stati i contributi presentati in termini di modelli, risultati, progetti pilota, strumenti. Come da programma infatti sono state realizzate più sessioni in parallelo per un totale di 59 Gruppi di discussione, 6 worshop, 2 Special Interest Group, 4 sessioni dedicate alla Sviluppoi della Ricerca Accademica, 4 sessioni dedicate alla Business Innovation, 1 sessione dedicata agli incubatori. Sono scaribili alcuni degli abstract sui temi legati a vario titolo ad Innovation Way®.
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